1954 ALCATRAZ: un noir tra prigione e terraferma

Siamo alle solite, nel bene e nel male. Alcatraz è ancora una volta al centro di un'opera, questa volta videoludica dopo che comunque altri giochi l'avevano abbracciata, seppure mai nelle avventure grafiche.

Le dinamiche di una prigione, del resto, hanno il loro inquietante fascino: ogni giorno la stessa vita, condivisa con criminali di qualsiasi risma, dal ladruncolo al serial killer. Joe amava appropriarsi del denaro altrui e l'ultima volta tutto è andato storto. Oltre alla libertà, però, ha lasciato l'incantevole Christine, sua compagna che sofferente passa a visitarlo. Joe vuole evadere ed un anziano prigioniero gli passa il suo piano di fuga, Christine vuole aiutarlo dall'esterno ma deve anche affrontare una lunga lista di altre problematiche.

Enigma dopo enigma, ma con nessuno di questi veramente complesso, 1954 Alcatraz avanza in una storia ambientata in uno scenario complessivamente composto di poche locazioni ma pervaso da una dolce malinconia e dal pepe della bad girlo Christine, personaggio di grande carisma che ruba la scena a Joe, con il quale si scambierà ripetutamente alla disponibilità del giocatore.

Qui in basso la videorecensione completa!


 

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